Negli antichi testi sullo yoga si trova scritto che i praticanti sviluppano molta resistenza e sopportano meglio delle persone comuni la fame, la sete, la mancanza di sonno, il caldo e il freddo.
In poche parole il praticante ha meno bisogni ed esigenze, ha bisogno di meno cibo, si ammala più difficilmente ed è pieno di energie.
Pensate che secondo l’ayurveda una persona che riesce a funzionare a pieno regime di risparmio energetico ha bisogno di una quantità di cibo quotidiana pari a ciò che riempie le sue mani messe a coppa …….
Meno cibo, meno esigenze, meno medicinali, insomma……una vita all’insegna del risparmio energetico!!
Tra le varie regole seguite dai praticanti c’è quella di far svolgere al corpo una funzione per volta in maniera tale da non affaticare la fisiologia. Chi pratica yoga sa che la sera è meglio mangiare leggero o non mangiare affatto per non disturbare il sonno, sa che lo yoga va fatto a stomaco vuoto per non interferire con i processi digestivi. Le donne in età fertile sanno che durante il ciclo mestruale devono evitare di stancarsi troppo per non interferire con il processo di espulsione, ed infatti nella pratica durante il ciclo si evitano le posizioni capovolte e le sequenze troppo dinamiche preferendo posizioni di recupero che mantengono l’addome morbido.
Sappiamo che una delle cause dello stress è fare più cose contemporaneamente e fare troppe attività durante la giornata . Chi pratica yoga sa che deve concedersi il giusto riposo e fa le cose con calma senza accavallare gli impegni.
Se non si creano stress nel corpo accavallando gli impegni che i vari organi sono chiamati a svolgere si ha un gran guadagno in termini di salute e longevità e si può vivere con il minimo indispensabile
Nel mondo di oggi si parla molto di risparmio energetico, di risorse che stanno scarseggiando e dell’impatto che ha la massiccia presenza del genere umano sul benessere del pianeta.
Lo yoga è un insieme di tecniche per traghettare l’individuo verso una nuova consapevolezza dei propri potenziali. Se ogni essere umano imparasse a vivere con il minimo indispensabile la convivenza con il pianeta non potrebbe far altro che migliorare.